Facciate Ventilate: cosa sono e come funzionano
Facciate Ventilate: cosa sono e come funzionano
ArdogresLe facciate ventilate
In un edificio, il ruolo della facciata e del tetto è quello di relazionarsi con il contesto circostante e di regolare gli scambi di calore, aria e luce tra l’interno e l’esterno dell'edificio stesso. Tra le soluzioni più performanti per garantire il comfort e l'efficienza dell’involucro architettonico, la facciata e il tetto ventilati si dimostrano come dei sistemi particolarmente vantaggiosi e tecnologicamente avanzati. Se ben progettato, possono garantire infatti:
- Risparmio energetico
- Isolamento acustico
- Protezione della struttura
- Valore architettonico.
Le facciate ventilate sono un sistema di rivestimento esterno, che viene installato a secco e che, grazie a una apposita intercapedine d’aria, è capace di migliorare le prestazioni termico-energetiche ed estetiche dell'edificio. Questo tipo di sistema si presta ottimamente sia per le nuove costruzioni, sia per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti. Questo aspetto ha assunto negli ultimi anni una notevole importanza, che potrà ancora aumentare in vista delle nuove regolamentazioni legate alla direttiva europea "CASE GREEN 2023". Qui di seguito riportiamo alcuni link interessanti in cui Repubblica e Ansa trattano questo argomento:
Tornando alle facciate ventilate, il pacchetto costruttivo prevede che la finitura più esterna sia posta separata dalla struttura portante, al fine di lasciare uno spazio sull’intera superficie in cui l’aria possa circolare liberamente. Un ulteriore strato per l'isolamenteo termo-acustico (il cosiddetto "cappotto") protetto da materiale impermeabile traspirante, è posizionato in aderenza alla costruzione. A tal proposito, la norma UNI 11108 definisce la facciata ventilata come un “tipo di facciata a schermo avanzato, in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per effetto camino in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive”.
Il principio alla base di qualsiasi sistema a facciata ventilata è la convezione dell’aria, ovvero il suo movimento in funzione della temperatura all’interno di una apposita intercapedine, in tal caso creata posando il rivestimento esterno a una certa distanza dall’involucro primario sottostante: quella fredda entra nella cavità dal basso, mentre la calda esce superiormente, in modo analogo al meccanismo dei tetti ventilati. In corrispondenza dell’intercapedine viene aggiunto uno strato isolante. Una facciata ventilata basa il suo funzionamento sul movimento d’aria che si innesca all’interno della camera d’aria: si tratta di un moto convettivo naturale, che dipende dalla differenza di temperatura che si crea tra interno ed esterno dell’intercapedine.
Nel funzionamento estivo, l’innalzamento della temperatura dell’aria nell’intercapedine causata dalla radiazione solare sul rivestimento, provoca il cosiddetto "effetto camino”, responsabile di un moto d’aria verso l’alto. In questo modo, il calore viene espulso, riducendo la temperatura sulla parete interna. Nei mesi invernali, invece, quando la radiazione è meno intensa, l’intercapedine mantiene in equilibrio la temperatura interna della parete, riducendo così i problemi legati ad umidità e condensa superficiale. Questa circolazione naturale dell’aria aiuta a regolare la temperatura interna dell’edificio, fungendo, inoltre, da barriera contro l'umidità e possibili infiltrazioni d’acqua.
Le facciate ventilate e i tetti ventilati sono definite come sistemi a sbalzo in quanto lo strato di finitura è indipendente dalla parete, alla quale è vincolato tramite appositi sistemi di ancoraggio e sospensione, che possono essere a vista o a scomparsa. Questi dispositivi hanno lo scopo di distanziare lo strato di finitura della facciata, per creare la camera d’aria delle giuste dimensioni, e allo stesso tempo sorreggerlo. A seconda della facciata, si utilizzano montanti e traverse piuttosto che staffe, generalmente in acciaio o leghe leggere. In alcuni casi, soprattutto per edifici di dimensioni contenute e nel campo della bioediliza è possibile che il sistema di ancoraggio sia realizzato in legno. Come per il tetto ventilato, l’intercapedine ha abitualmente una larghezza compresa tra i 3 e i 5 cm, senza ostacoli interni che impediscano il flusso d’aria, permesso da apposite griglie di aerazione poste ai piedi della facciata e alla sua sommità.
Le facciate ventilate costruite con prodotti in Gres Porcellanato sono un tipo di rivestimento esterno che offre diversi vantaggi in termini di efficienza energetica, isolamento termico e acustico, protezione dalla pioggia e dall’umidità, e valorizzazione estetica dell’edificio.
Le facciate ventilate sono composte da quattro strati principali:
- lo strato portante, che sostiene la struttura dell’edificio e può essere in calcestruzzo, laterizio, legno o metallo;
- lo strato di isolamento, che riduce le dispersioni di calore e i ponti termici, e può essere in polistirene, poliuretano, lana di roccia o altri materiali;
- l’intercapedine di ventilazione, che crea un flusso d’aria ascendente tra lo strato di isolamento e il rivestimento, sfruttando l’effetto camino, e che favorisce il raffrescamento in estate e il riscaldamento in inverno;
- il rivestimento, che è la parte visibile della facciata e che può essere realizzato con diversi materiali, tra cui quelli in Gres Porcellanato che garantiscono ottime prestazioni.
I prodotti Ardogres sono un materiale naturale, resistente, durevole e versatile, che si adatta a diversi stili architettonici e ambienti climatici, sia ai tetti che alle pareti. Le tegole in ceramica possono avere diverse forme, dimensioni, colori e finiture, e possono essere fissate alla sottostruttura mediante sistemi di aggancio meccanico o adesivo. Le scandole in ceramica offrono un'ottima resistenza al fuoco, agli agenti atmosferici, ai raggi UV e agli sbalzi termici, e non richiedono una manutenzione particolare e costante. Sono, inoltre, un materiale ecologico, riciclabile, riutilizzabile e a basso impatto ambientale, soprattutto in questo caso in cui vengono collocate senza l'utilizzo di adesivi o colle.
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