Come si creano le Tegole Ardogres

PRESSATURA, SMALTATURA E COTTURA DELLE TEGOLE


Le fasi della lavorazione delle tegole in grès
porcellanato prevedono le seguenti fasi:

Preparazione delle argille
Pressatura ed essiccazione
Smaltatura
Trattamento termico con essiccamento e cottura


Una volta che le polveri sono state macinate si passa quindi alla fase
della pressatura dell’impasto.

La Pressatura e l’essiccazione
La pressatura consiste nel comprimere il materiale di partenza in uno stampo.
Essa può essere uniassiale a secco e a umido, isostatica a freddo e a caldo.
L’applicazione di una pressione, quando il materiale si trova ancora allo stato
solido, permette una riduzione della frazione di vuoti dovuta alla variazione
della forma dei granuli. Per le tegole in grès porcellanato viene usata
principalmente la pressatura uniassiale a umido in quanto i materiali argillosi
usati come materie prime contengono circa un 10% di acqua all'interno.
Questi materiali sottoposti all’azione di una pressione, si deformano
plasticamente ed assumono la forma della cavità dello stampo.
Il prodotto ottenuto subisce immediatamente un processo di essiccazione per
eliminare l’umidità in eccesso. Solitamente vengono utilizzati essiccatoi
verticali o orizzontali

La Smaltatura
La tegola pressata ed essiccata si avvia verso la linea di smaltatura. Questa
è dotata di vari macchinari dedicati all’applicazione degli smalti e delle
materie (es. graniglie), oltre alla stampante digitale HD che imprime alla
tegola la grafica desiderata.
Quest’ultima macchina rappresenta l’innovazione tecnologica più importante
negli ultimi 10 anni ed ha permesso finalmente alla ceramica, e al gres
porcellanato nello specifico, di raggiungere un grado di definizione
comparabile a quello dei materiali naturali.
Lo smalto contribuirà, assieme all’impasto, a migliorare le caratteristiche
tecniche della tegola, fra cui la resistenza e la resistenza al gelo.

La cottura
E’ il processo mediante il quale piccole particelle di un materiale vengono
consolidate attraverso fusione. Durante questo processo il materiale viene
riscaldato a temperature molto elevate, oltre i 1.200°C; in questo modo
aumenta gradualmente la mobilità degli atomi del materiale all’interno e
soprattutto lungo la superficie delle particelle di polvere.
I processi di diffusione tendono a ridurre le superfici libere saldando i grani; si
riducono in questo modo gradualmente anche i vuoti fra grano e grano e la
densità del materiale aumenta. La sinterizzazione prevede temperature molto
elevate e può avvenire sotto pressione o senza pressione.
La fase di sinterizzazione avviene attraverso tre stadi:

- nel primo stadio si osserva un riarrangiamento delle particelle ed il sistema
viene assimilato ad un insieme di sfere uniformi con la formazione di colli e
dei primi legami in corrispondenza dei punti di contatto tra le particelle.
- nel secondo stadio il sistema si rappresenta come un insieme di grani
uniformi con facce in comune e pori cilindrici lungo i bordi dei grani. All’inizio
dello stadio la fase porosa viene considerata continua; si verifica una
diminuzione della porosità ed un avvicinamento tra i centri delle particelle,
che causano un ritiro equivalente alla riduzione di porosità. Questa fase è la
responsabile della maggior parte del ritiro.
- nel terzo stadio si hanno pori isolati in ciascuno degli angoli del grano. La
porosità residua si elimina per diffusione delle vacanze lungo il bordo dei
grani.
Nella sinterizzazione si possono verificare tre diversi meccanismi, tra cui va
annoverata la vetrificazione (sinterizzazione viscosa) con cui vengono
sinterizzati la maggior parte dei materiali ceramici tradizionali. In questa fase
si ha la formazione di una fase liquida accompagnata dalla conseguente
eliminazione della fase gassosa e dei pori intergranulari.
La fase liquida, infatti, va ad inserirsi tra i pori delle particelle. Durante
l'eliminazione dei pori e delle bolle si verifica la riduzione dell’area superficiale
che porta alla densificazione. Durante la fase di raffreddamento, il liquido dà
origine ad una fase vetrosa.
La fase di cottura generalmente avviene mediante appositi forni a rulli, dotati
di tutti i meccanismi di controllo del prodotto durante questo processo.

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